Da sapere

Cani e gatti-pellami

Viene inoltre vietato l’utilizzo di cani e gatti per la produzione od il confezionamento di pelli, pellicce, capi di abbigliamento ed articoli di pelletteria costituiti od ottenuti in tutto o in parte dalle pelli o pellicce dei medesimi, nonché commercializzare o introdurre le stesse nel territorio nazionale.

Viaggiare

Esistono delle regole precise per il trasporto degli animali in viaggio stabilite dal Decreto Ministeriale del 10 aprile 1969 sulla “Disciplina sanitaria per l’importazione, l’esportazione ed il transito degli animali a seguito dei viaggiatori”.

In sintesi: in auto, per trasportare un solo animale (cane o gatto) occorre sistemarlo nella parte posteriore della vettura anche senza la rete divisoria che in questo caso non è obbligatoria ma è sempre consigliabile. Se si trasportano due o più animali, invece, questa si deve installare oppure occorre tenere gli animali negli appositi “trasportini”.
Per chi viaggia in auto è utile sapere che in alcuni punti delle autostrade italiane sono stati collocati dei “fido park”: aree collocate all’esterno dei punti di ristoro Autogrill dotate, oltre che di acqua corrente, di cucce all’ombra di un gazebo isolate termicamente per garantire una temperatura ideale anche nei mesi più caldi e provviste di un impianto di spurgo per eliminare tutti i residui organici e di un sistema di igienizzazione a spruzzo per la disinfezione dell’ambiente. I Fido Park sono strutture realizzate per poter funzionare senza assistenza in loco: presso ogni area è posizionato un regolamento in lingua italiana e inglese con le indicazioni di uso delle cucce e una cartina con l’ubicazione delle altre aree attrezzate. Inoltre, grazie all’accordo siglato con l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI), Autogrill sta introducendo in via sperimentale la presenza del veterinario presso i FidoPark più frequentati durante i week-end più caldi, nelle ore centrali della giornata: consulenze, consigli o primissimo intervento per problemi legati al viaggio e, nei casi più gravi, viene data l’indicazione dell’ambulatorio più vicino.
In collaborazione con l’Associazione Guida Verde SOS Animali, inoltre, Autogrill ha predisposto un servizio di presidio per fornire informazioni e aiuto presso le aree a maggior intensità di traffico. I volontari dell’Associazione offrono assistenza e distribuiscono materiale informativo utile per chi viaggia con animali domestici (ad esempio, quali sono e dove si trovano le strutture alberghiere/camping che accolgono i cani).
È inoltre a disposizione il numero verde 800-029449 per una prima assistenza e per avere indicazioni su ambulatori di prossimità per eventuali interventi specialistici.
L’elenco dettagliato delle aree FidoPark:

  • Secchia Ovest A1 — MI/BO, Modena (direzione sud)
  • La Macchia Est A1 — NA/Roma, Anagni (direzione nord)
  • Montefeltro Est A14 — Ancona/Bologna, Riccione (direzione nord)
  • S. Ilario Nord A12 — Sestri/Genova, Genova Nervi (direzione nord)
  • Conero Ovest A14 — Ancona/Pescara, Numana (direzione sud)
  • La Macchia Ovest A1 — Roma/Napoli, Anagni (direzione sud)
  • Stura Ovest A26 — Alessandria/Voltri, Belforte Monferrato (direzione sud)
  • Tevere Est A1 — Roma/Firenze, Civitella d’Agliano (direzione nord)
  • Brianza Sud A4 — Milano/Venezia, Caponago (direzione nord)
  • Po Est A13 — Bologna/Padova, Ferrara (direzione nord)

In treno, è consentito il trasporto gratuito di piccoli animali domestici racchiusi in piccoli contenitori di dimensioni espressamente indicate. Il regolamento ferroviario riporta le condizioni di trasporto e le tariffe per gli animali di taglia maggiore in relazione al tipo di treno (Pendolino, Intercity, etc.) e alle condizioni di viaggio (posti a sedere, cuccette o vagoni letto). Un cane guida in accompagnamento ad un viaggiatore non vedente è ammesso gratuitamente in qualunque treno e classe;

in aereo, i regolamenti per il trasporto degli animali ed il costo relativo variano a seconda delle compagnie aeree. I cani guida per non vedenti vengono imbarcati con il passeggero purché muniti di museruola e guinzaglio.

Dal 1° ottobre 2004 è entrata in vigore la nuova normativa sanitaria dell’Unione Europea che disciplina la movimentazione tra i Paesi membri dell’Unione europea dei cani, gatti e furetti, nonché l’introduzione e la reintroduzione di tali animali, provenienti da Paesi Terzi, nel territorio comunitario. La nuova normativa riguarda la movimentazione, senza alcun fine commerciale, degli animali accompagnati dal loro proprietario o da una persona fisica che ne assume la responsabilità per conto del proprietario durante il movimento.

Cani, gatti e furetti che viaggiano dall’Italia verso uno Stato membro dell’Unione europea, diverso dalla Gran Bretagna, Irlanda, Svezia e Malta, devono essere muniti del passaporto comunitario individuato dalla decisione 2003/803/CE della Commissione del 26 novembre 2003 e identificati tramite un tatuaggio chiaramente leggibile o un microchip in relazione a quanto previsto dalla normativa nazionale del Paese. Il passaporto, rilasciato dal Servizio Veterinario Ufficiale, deve attestare l’esecuzione della vaccinazione antirabbica e, se del caso, di una nuova vaccinazione antirabbica in corso di validità. Inoltre, per la movimentazione verso la Finlandia è necessario il trattamento preventivo per l’echinococco.

Se il movimento avviene verso la Gran Bretagna, l’Irlanda, la Svezia e Malta, gli animali devono essere muniti del passaporto comunitario individuato dalla decisione 2003/803/CEE del 26 novembre 2003 e identificati esclusivamente tramite un microchip. Nel passaporto deve essere attestata, da parte del veterinario ufficiale o autorizzato dall’Autorità competente, l’esecuzione della vaccinazione nei confronti della rabbia e, se del caso, di una nuova vaccinazione in corso di validità, nonché dell’esame del sangue da cui risultino anticorpi neutralizzanti nei confronti del virus contro la rabbia. In questi Paesi è vietato introdurre cani e gatti di età inferiore ai tre mesi.

Possono essere movimentati dall’Italia verso gli altri Paesi comunitari, al seguito dei rispettivi proprietari o responsabili, cani, gatti e furetti anche non scortati dal passaporto conforme al modello della decisione 2003/803/ CEE, a condizione che tali animali siano accompagnati da un certificato sanitario rilasciato da un veterinario ufficiale prima del 1° ottobre 2004, ancora valido con riferimento alla durata dell’efficacia della vaccinazione nei confronti della rabbia conformemente alle istruzioni fornite dai laboratori di fabbricazione, e attestante la sussistenza di tutte le condizioni richieste dalla normativa comunitaria.

Le leggi sulle movimentazioni

Decreto Ministeriale 10 aprile 1969 “Disciplina sanitaria per l’importazione, l’esportazione ed il transito degli animali a seguito dei viaggiatori”.

Legge n. 281 del 14 agosto 1991 “Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo”.

Decreto Legislativo n. 388 del 20 ottobre 1998 “Attuazione della direttiva 95/29/CE in materia di protezione degli animali durante il trasporto”.

Legge n. 189 del 20 luglio 2004 “Disposizioni concernente il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate”.

Morsicature e profilassi antirabbica

SE IL CANE MORDE, o comunque procura lesioni a persona o animale (zuffa), deve essere tenuto in osservazione per 10 giorni presso il canile sanitario. Su richiesta del proprietario il Veterinario Ufficiale dell’ASL, valutata la situazione epidemiologica, può concedere l’osservazione domiciliare purché il proprietario, durante questi 10 giorni, possa garantire un’accurata custodia dell’animale ed il rispetto delle seguenti condizioni: il cane non deve essere sottoposto a trattamenti immunizzanti (vaccinazioni); non deve essere spostato dal luogo stabilito per l’osservazione; inoltre é necessario segnalare al Veterinario Ufficiale il manifestarsi di qualsiasi sintomo anormale nel comportamento o nello stato di salute, nonché l’eventuale fuga o morte dell’animale (in quest’ultimo caso il cadavere dovrà essere ritirato dai Servizi Veterinari per gli accertamenti previsti dalla legge). Nel caso di zuffa ambedue gli animali devono essere tenuti in osservazioni per 10 gg.

SE IL CANE SUBISCE UN MORSO o una lesione da altro animale rimasto sconosciuto, fuggito e/o sospetto di essere affetto da rabbia, deve essere tenuto in osservazione per 6 mesi da parte del Veterinario Ufficiale; tale periodo può essere ridotto a 3 mesi se il cane viene sottoposto entro 5 – 7 giorni ad una vaccinazione antirabbica post-contagio, o a 2 mesi se il soggetto, trattato comunque con la vaccinazione post-contagio, era stato sottoposto a vaccinazione antirabbica pre-contagio da non più di un anno.

Guida agli antiparassitari

I cani sono spesso colpiti da parassiti esterni che possono provocare malattie definite parassitarie. Vediamo come fare una prevenzione efficace, per prevenire problemi cutanei e non soltanto.

Uno dei problemi più importanti che tu proprietario ti trovi ad affrontare nella stagione calda (e non solo oramai) è la prevenzione contro i parassiti che il tuo cane può incontrare.
In questo articolo vorrei fare un po’ di chiarezza su come e quando proteggersi dai parassiti in modo efficace.

Antiparassitari per cani

Una piccola premessa è necessaria però

non tutti i luoghi sono uguali, sia per condizioni climatiche, che per presenza di parassiti ed agenti patogeni.
Inoltre non tutti gli animali vivono nelle stesse condizioni.

Ma c’è di più.
Negli ultimi anni i parassiti sono mutati e diventati sempre più resistenti, forse perché si sono adattati ai principi attivi presenti.

Inoltre, ogni cane pare abbia un suo modo di reagire ai parassiti e al principio attivo per cui è sempre bene basarsi sulle indicazioni del proprio medico veterinario che saprà trovare la combinazione corretta per il proprio animale.

Anche i possibili effetti collaterali sono differenti da soggetto a soggetto e sono da tenere in considerazione in base a razza e taglia.

Ma vediamo da quali parassiti devi difendere i tuoi animali?

Da quali parassiti bisogna difendere il cane ?

Questi possono provocare problemi di vario genere:

piroplasmosi, una emergenza veterinaria, dovuta alla puntura di zecche infette
Erlichiosi (sempre da zecca)
forme allergiche da morso di pulce
infestazione di vermi intestinali, portati sempre dalle pulci.
Hanno una grande capacità di adattamento ai cambiamenti climatici e riescono a sopravvivere molto bene in ambienti umidi e con temperature anche abbastanza rigide.
In luoghi chiusi, nelle crepe dei muri quindi, riescono a sopravvivere tranquillamente anche in inverno.

Inoltre, negli ultimi anni si sono modificati diventando sempre più resistenti ai principi attivi normalmente utilizzati.

Questo porta alla necessità di dover proteggere gli animali tutto l’anno (almeno se si vive in zone non rigidissime quali la montagna ad esempio) e di dover trovare, spesso una combinazione di farmaci adatta.

I pelosi che vivono sempre al chiuso, che fanno divano, balcone, divano, o che escono davvero poco, incontrando pochissimi altri cani e comunque che non frequentano zone potenzialmente infestate, possono essere trattati solo dalla primavera all’autunno inoltrato.

Insetti volanti: zanzare e pappataci.
Non sono dei parassiti veri e propri, ma insetti che rendono la vita molto difficile ai nostri animali, soprattutto se vivono e dormono all’esterno, in zone caldo umide, nella stagione primavera-estate. Non solo perché pungono, ma perché sono vettori di malattie molto gravi.

Le zanzare sono portatrici della Filariosi cardiopolmonare (un verme che arriva a parassitare il cuore), mentre i pappataci sono vettori della Leishmaniosi (malattia trasmissibile anche all’uomo, grave ed invalidante).
Entrambe queste patologie necessitano oltre che del vettore (l’insetto) anche della presenza di soggetti malati.

Il trattamento preventivo contro questi insetti può essere solo di tipo repellente, volto quindi all’impiego di sostanze che ne allontanino la presenza nelle vicinanze dell’animale, la prevenzione si deve fare solo nel periodo in cui gli insetti si presentano. (Nelle nostre zone da Maggio a Novembre)

Per i pappataci il discorso è simile.

Formulazioni antiparassitarie nel cane e nel gatto
Esistono diverse formulazioni che possono essere indicate in situazione differenti a seconda del caso.

 

Antiparassitari per bocca

Questi farmaci sono molto comodi ed utilizzabili sia nei cani che nei gatti.
A seconda del prodotto, sono efficaci contro pulci, zecche e acari, agendo sia come antiparassitario se il soggetto è già infestato, sia come preventivo per ulteriori possibili infestazioni.
Possono essere efficaci anche contro gli elminti (vermi intestinali) e la filariosi-cardiopolmonare, sempre in base al principio attivo.
In quest’ultimo caso, la prevenzione è efficace contro il verme che può infestare l’animale, ma non contro il vettore (la zanzara).

Vantaggi: comodità di somministrazione e certezza di assunzione.
Svantaggi: non hanno efficacia repellente.
Sono indicati in caso di:

intolleranza o impossibilità di utilizzare farmaci ad uso topico (spot on e collari)
necessità di utilizzo di principio attivo specifico con formulazione solo per bocca
in caso il cane si bagni molto spesso ecc.
Antiparassitari spot on, cani e gatti.
Le formulazioni spot on, sono delle gocce che devono essere applicate sulla cute del cane o gatto.
Sono specie specifiche.

Questo significa che non è la quantità di farmaco che li distingue dal poter essere somministrato al cane, ma la sostanza, il principio attivo che il compone.

Quindi attenzione

Hanno azione sia repellente contro zanzare e pappataci, pulci e zecche (a seconda del prodotto, e della frequenza di somministrazione hanno efficacia maggiore o minore) che preventiva contro pulci e zecche evitando la reinfestazione.

Vantaggi: ampio spettro di azione (repellente e preventiva) facilità di somministrazione
Svantaggi: possibili reazioni avverse nel punto in cui si mette il farmaco.
Il lavaggio dell’animale rende meno efficace il farmaco.
Avvertenze particolari per l’uso degli spot on.
Devi fare attenzione a posizionare le gocce sulla pelle direttamente e non sul pelo.
Questo perché se l’animale si scrolla (come normalmente fa appena gli metti le gocce) , il farmaco scivola via dal pelo in un attimo!
Devi quindi avere l’accortezza di posizionare lo spot on in un punto dove l’animale non arriva a leccarsi, in quanto se ingerito può risultare irritante (o finanche tossico in alcuni casi).
La tecnica migliore è quella di aprire il pelo e fare una riga dalla metà del collo andando in giù, e ponendo le gocce sulla pelle direttamente.

Fai attenzione perché il 40% dei casi di inefficacia nella prevenzione fatta con gli spot on è dovuta all’incapacità di applicazione, segui le indicazioni che ti ho scritto!!

Inoltre, è importante lasciar passare qualche giorno dal momento in cui si è fatto il bagno al cane per lasciare che lo strato idrolipidico cutaneo riesca a riformarsi.
È, infatti attraverso di esso che lo spot on riesce a distribuirsi sulla pelle.

Allo stesso modo è importante non lavare il cane per almeno una settimana dopo aver applicato il farmaco.

 

Da quali parassiti bisogna difendere il cane ?

Questi possono provocare problemi di vario genere:

piroplasmosi, una emergenza veterinaria, dovuta alla puntura di zecche infette
Erlichiosi (sempre da zecca)
forme allergiche da morso di pulce
infestazione di vermi intestinali, portati sempre dalle pulci.
Hanno una grande capacità di adattamento ai cambiamenti climatici e riescono a sopravvivere molto bene in ambienti umidi e con temperature anche abbastanza rigide.
In luoghi chiusi, nelle crepe dei muri quindi, riescono a sopravvivere tranquillamente anche in inverno.

Inoltre, negli ultimi anni si sono modificati diventando sempre più resistenti ai principi attivi normalmente utilizzati.

Questo porta alla necessità di dover proteggere gli animali tutto l’anno (almeno se si vive in zone non rigidissime quali la montagna ad esempio) e di dover trovare, spesso una combinazione di farmaci adatta.

I pelosi che vivono sempre al chiuso, che fanno divano, balcone, divano, o che escono davvero poco, incontrando pochissimi altri cani e comunque che non frequentano zone potenzialmente infestate, possono essere trattati solo dalla primavera all’autunno inoltrato.

Insetti volanti: zanzare e pappataci.
Non sono dei parassiti veri e propri, ma insetti che rendono la vita molto difficile ai nostri animali, soprattutto se vivono e dormono all’esterno, in zone caldo umide, nella stagione primavera-estate. Non solo perché pungono, ma perché sono vettori di malattie molto gravi.

Le zanzare sono portatrici della Filariosi cardiopolmonare (un verme che arriva a parassitare il cuore), mentre i pappataci sono vettori della Leishmaniosi (malattia trasmissibile anche all’uomo, grave ed invalidante).
Entrambe queste patologie necessitano oltre che del vettore (l’insetto) anche della presenza di soggetti malati.

Il trattamento preventivo contro questi insetti può essere solo di tipo repellente, volto quindi all’impiego di sostanze che ne allontanino la presenza nelle vicinanze dell’animale, la prevenzione si deve fare solo nel periodo in cui gli insetti si presentano. (Nelle nostre zone da Maggio a Novembre)

Per i pappataci il discorso è simile.

Formulazioni antiparassitarie nel cane e nel gatto
Esistono diverse formulazioni che possono essere indicate in situazione differenti a seconda del caso.

 

Antiparassitari in collare per cani

I collari antiparassitari sono certamente i più utilizzati.
Efficaci sia come repellenti che come prevenzione di infestazione contro pulci e zecche, oggi esistono formulazioni efficaci anche contro zanzare e pappataci.

Vantaggi: facilità di utilizzo, buona efficacia contro zanzare e pappataci, pulci e zecche, sia come repellente che come insetticida.
Svantaggi: il collare non dovrebbe bagnarsi. (Non tutti)
Se utilizzato in soggetti che convivono con altri animali soprattutto se cuccioloni, c’è il rischio che se lo mangino a vicenda, giocando.
Nessuna prevenzione contro gli elminti (vermi intestinali)
Possibili reazioni cutanee avverse.
Effetti collaterali dei farmaci antiparassitari
Posto che nessun farmaco è esente da effetti collaterali, i farmaci di ultima generazione paiono essere piuttosto sicuri e i vantaggi del loro utilizzo sono decisamente superiori rispetto alla possibile infestazione da parassiti.

Gli effetti che più frequentemente possono incontrarsi dopo l’uso degli spot on e collari sono:

prurito da lieve a insistente
alopecia transitoria nelle zone intorno al collo, alla base delle orecchie, vicinanze del collare (o dove si è applicato il liquido)
arrossamenti e irritazione intorno alla zona del collare o spot on
dermatiti
orticarie
in rari casi si sono avute forme gravi di dermatiti (dovute più a situazioni di intolleranza soggettiva)
Gli effetti collaterali legati alle formulazioni per bocca sono soprattutto di tipo gastroenterico con possibilità di avere vomito o diarrea.

 

Se il cucciolo sporca in casa

Considerazioni:

Il problema del cucciolo che sporca in casa, è legato fondamentalmente a due fattori: alimentazione ed educazione. Tutto ciò che coinvolge le attività intestinali, rientra nella sfera dell’alimentazione.

L’educazione è indispensabile per avere il controllo e la fiducia del cucciolo, che acceterà i nostri interventi senza subire traumi. I vecchi metodi coercitivi che i nostri nonni hanno sempre adottato (meticci il muso dentro!), oltre ad essere inefficaci sotto il profilo educativo, hanno il potere di procurare traumi che possono sfociare in veri e propri stress: il cucciolo non sporca per timore che qualcuno infili il suo muso nelle feci. Va considerato che il cucciolo non ha ancora assimilato abitudini negative e positive ed il suo comportamento, puramente istintivo, risponde alle più naturali necessità corporali.

Nozioni base:

  • usa solo alimenti adatti ai cani, meglio se per cuccioli
  • la dieta deve essere adeguata all’età ed all’attività del cucciolo.
  • gli orari dei pasti devono essere mantenuti costanti, anche quando sei in casa tutto il giorno.
  • gli spuntini devono essere regolati in modo tale da non essere somministrati sulla digestione precedente.
  • le eventuali variazioni di dieta o di tipo di alimento, devono avvenire gradualmente allo scopo di evitare cattive digestioni.

Osservazioni:

  • controlla l’ora in cui sporca (feci) e registra il tempo trascorso dall’ultimo pasto.
  • registra tutti i posti che vengono utilizzati come gabinetto
  • controlla se cerca di nascondersi per sporcare oppure se lo fa anche in tua presenza.
  • i cuccioli, come tutti i cani, prima di sporcare ruotano su se stessi annusando a terra (comportamento appetitivo)

Interventi:

  • sposta l’ora dei pasti in modo da regolare l’ora in cui dovrà sporcare.
  • comincia con il portarlo fuori con frequenza (ogni due ore o anche meno), aumentando di giorno in giorno il tempo fra un’uscita e l’altra
  • premialo quando riesce a sporcare nel luogo scelto da te
  • ricorda che il cane, in particolare il cucciolo, sporca: dopo aver dormito o riposato, dopo aver giocato, dopo un forte stress, dopo aver mangiato ed altro, comunque dopo un evento di una certa rilevanza.
  • nel caso di minzioni molto frequenti, potrebbe essere utile razionare la somministrazione dell’acqua, fornendola poco prima di essere disponibili al controllo diretto del cucciolo
  • limita gli spazi che il cucciolo può frequentare da solo
  • pulisci i suoi gabinetti senza farti vedere (potrebbe considerarlo un furto, portandolo a nascondersi per sporcare)
  • pulisci con battericida (in alcuni casi potrebbe essere utile un repellente)
  • evita di castigarlo (non capirebbe)
  • se tende a nascondersi per sporcare, dotalo di un collare con campanello ed inibisci i nascondigli (potrebbe servire a controllare i sui movimenti in casa)
  • se ti rendi conto che è prossimo a sporcare, richiamalo con dolcezza, distrailo senza fargli fare bruschi movimenti, mantieni lo stato di distrazione e accompagnalo nel luogo che tu hai scelto come gabinetto.

Un sistema:

  • mantieni fermi gli interventi precedenti
  • dopo aver pulito il gabinetto, pulisci con un battericida e stendi un giornale, al posto dei giornali puoi utilizzare degli opportuni tappetini igienici che trovi in commercio
  • ogni volta che il cucciolo cambia posto, fai la stessa operazione (ho conosciuto famiglie che hanno tappezzato stanze intere a causa di cani particolarmente testardi)
  • quando arriva a sporcare su di un giornale, sostituiscilo con uno pulito ed incomincia a toglierne qualcuno non più utilizzato.
  • se lo fa su più giornali, quando li sostituisci, avvicinali di un poco fra loro.
    • nel caso in cui sporchi di nuovo sul pavimento, ricomincia
  • quando sporcherà sempre sullo stesso giornale, togli gli altri e lascia solo quello che verrà sporcato.
  • ogni giorno sposta il giornale di qualche palmo verso il luogo che tu hai scelto come gabinetto (nel caso fosse fuori casa, il luogo sarà la porta d’ingresso), potrebbe essere la sua cassettina.
  • quando ti rendi conto che il giornale è indispensabile al cucciolo per sporcare, fai sparire il giornale.
  • nel luogo che hai scelto (anche se fosse fuori casa), avrai sistemato un giornale o una parte di esso, meglio se contiene i suoi odori
  • porta il cucciolo dove c’è il giornale e lascialo fare e, senza osservarlo e senza parlare, allontanati di qualche passo, non deve essere condizionato dalla tua presenza.
    • nel caso ti renda conto che non ha capito, riportalo in casa, rimetti il giornale nel punto in cui era il giorno prima e, prima di ripetere l’operazione, aspetta qualche giorno.
  • se non sporca immediatamente, resta fuori molto più del solito ed aspetta.
  • ricorda che ogni cane ha bisogno di trovare un posto che sia di suo gradimento, non sporcherebbe in un posto a caso, il luogo deve avere delle caratteristiche particolari che purtroppo conosce solo lui, il tuo compito sarà quello di individuarle per eventualmente riproporle in futuro.
  • durante la fase di preparazione, quando annusa per cercare il punto giusto (comportamento appetitivo), non devi assolutamente osservarlo in modo diretto, dovrai rimanere immobile senza generare stimoli che lo possano distrarre, ricorda che a volte è sufficiente un colpo di tosse per distoglierlo dalla sua concentrazione e portarlo a ricominciare. Ogni cane hai i suoi tempi, perciò rispettali, per alcuni sono necessari anche parecchi minuti.
  • dopo che ha sporcato lodalo ed eventualmente premialo con dei bocconcini appetitosi. Dovrai essere attento e immediato, passati pochi secondi o spostandosi di qualche metro, il premio non avrebbe nessun valore educativo in quando non verrebbe associato all’azione precedente.

Conclusioni:

Se osserverai attentamente il tuo cucciolo ti renderai conto che, in ogni suo movimento, sono nascosti segnali ben precisi che anticipano o annunciano un particolare comportamento. Fra questi segnali, è possibile individuare il momento che precede il bisogno di sporcare, dandoti modo di intervenire adeguatamente.